Questa cittadina ,la piu' popolata della provincia di Messina compresa tra il capoluogo e Taormina,in origine era una frazione del Comune di Savoca,ed era intesa come "Marina di Savoca".La storia dell’autonomia da Savoca è stata abbastanza lunga e travagliata,ecco un breve resoconto.Tutto ebbe inizio con le innovazioni politico-sociali apportate dalla legge del 1812 che aboliva il regime feudale,sia ancora per le mutate condizioni generali volte a un continuo miglioramento. Savoca,perdeva sempre più di influenza sulle Borgate rivierasche, Furci,Bucalo, Portosalvo e Barracca,che indistintamente rappresentavano la Marina di Savoca. Intaccata nel suo prestigio,reagiva infliggendo iniqui inasprimenti fiscali,e nel 1819 gli amministratori di Savoca,imposero una tassa sulla proprietà che colpiva in modo spropositato gli abitanti della marina.Nel 1820 tali imposizioni spinsero gli abitanti della Marina a insorgere contro la sua esosità.I marinoti,con a capo don Angelo Caminiti, radunatisi nel baglio di Sparagonà,la domenica del 23 luglio, percorrendo il torrente Savoca e arrivati al vallone Abramo, assalirono Savoca dove saccheggiarono la sede municipale,bruciarono registri,carte,documenti, ecc. L'episodio ebbe come effetto una più equa ridistribuzione dei pesi fiscali e segnò al contempo la misura della decadenza dell'egomonia savocese, facendo prendere coscienza ai villaggi della marina,di potersi amministrare da sè ed essere autosufficienti.Nel frattempo,la costruzione della strada rotabile compiuta nel 1828,che attraversava tutta la marina,lasciò fuori dal suo tracciato Savoca, apportando così i benefici ,che una così importante opera pubblica comportava, soltanto ai sottostanti villaggi.
Così,sull'esempio di Casalvecchio e Pagliara,che già da tempo si erano liberati del giogo savocese,le borgate della marina,approfittarono della disgrazia in cui era caduta Savoca a seguito delle fallite insurrezioni anti- borboniche del 1847 e del 1848,si adoperarono per chiedere con insistenza al governo borbonico di togliere alla dispotica cittadina ogni giurisdizione che deteneva sui villaggi ad essa sottomessi.
DECRETO DEL 1853
Decreto prescrivente che i quartieri di Fulci,Portosalvo-Baracca e Bucalo,segregandosi dal comune di Savoca,abbiano un'amministrazione propria e separata,assumendo il titolo di Santa Teresa.
Gaeta.1 luglio 1853
FERDINANDO II°.PER LA GRAZIA DI DIO RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE,DI GERUSALEMME EC. DUCA DI PARMA,PIACENZA,CASTRO,EC.EC. GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA EC.EC.EC.
Veduto l'avviso della Consulta;
Veduto il rapporto del Tenente generale Duca di Taormina Comandante in capo il primo Corpo di esercito,funzionante da nostro Luogotenente generale in Sicilia;
Sulla proposizione del Ministro Segretario di Stato per gli affari di Sicilia presso la nostra real Persona;
Abbiamo risoluto di decretare,e decretiamo quanto segue.
Art.1- A contare dal primo di gennaio 1854 i quartieri di Fulci,Portosalvo-Baracca e Bucalo,fin qui denominate borgate di Savoca,provincia di Messina,saranno separati dall'amministrazione del comune di Savoca,e formeranno un comune con amministrazione propria e separata,la cui sede sarà nel quartiere di Fulci,assumendo il titolo di comune di Santa Teresa.
Art.2- Per effetto di questa nostra sovrana risoluzione il Ministro Segretario di Stato per gli affari di Sicilia presso la nostra real persona,ed il Tenente generale di esercito, funzionante da nostro Luogotenente generale di Sicilia,daranno le disposizioni convenienti perchè si eseguano frà detti comuni di Santa Teresa e di Savoca le corrispondenti assegnazioni di territorio,la demarcazione delle rispettive confinazioni,la ripartizione dè beni e dè pesi patrimoniali in ragione del rispettivo numero degli abitanti,i progetti di stati discussi ,la formazione delle liste degli elegibili,e la nomina ed istallazione del decurionato municipale.
Art.3- Il nostro Ministro Segretario di Stato per gli affari di Sicilia,ed il Tenente generale Duca di Taormina Comandante in capo il primo Corpo di esercito,funzionante da nostro Luogotenente generale in Sicilia,sono incaricati della esecuzione del presente decreto.
Firmato,FERDINANDO
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