venerdì 10 aprile 2009

Col. Francesco Cobianchi, un eroe borbonico siciliano


FRANCESCO COBIANCHI(1)

Cavaliere di dritto del Real Ordine Militare di S. Giorgio della riunione - Cavaliere di prima classe del Real Ordine di Francesco I - Cavaliere deli' ordine Pontificio di S. Gregario Magno - Insignito della Medaglia di bronzo con l'epigrafe Fedeltà - Insignito della Medaglia di Bronzo per la campagna dello stato Pontificio dell'anno 1849— Insignito della Medaglia di bronzo di quarta classe della campagna di Sicilia del 1848 e 4849 e di quella dell'Assedio della Cittadella di Messina - Generale di Brigata del Reale Esercito delle Due Sicilie ( disciolto)Comandante la prima Brigata di Fanteria nella Cittadella di Messina.

Dal signor Giovanni e dalla signora Raffaela Forcate nascea Francesco Cobianchi il 1° agosto 1814 in Palermo. Fatto adulto si dava interamente allo studio delle matematiche, e belle lettere , ma l'istinto sin dai primi suoi anni lo spingeva pel nobile mestiere delle armi.

Non ancora quattordicenne, otteneva il grado di 1° Tenente nell' armata Reale, per averne beneficiato l'impiego, e veniva destinato ad Aiutante di campo del sig. Generale Dusmet comandante i corpi della Guardia Reale, fino al 1° Novembre 1840 che fu promosso a Capitano nel 3° Reggimento di linea Principe; in qual corpo messo in seguito al comando d' una compagnia cacciatori, ebbe occasione di distinguersi per coraggio e valore ne' fatti d'armi avvenuti in Calabria nel 1848, particolarmente il 27 Giugno di questo anno al ponte dell'Angitola, ove ricuperò un obice ( cannone ) ch' era stalo abbandonato dagl' inservienti. Poscia ne' giorni 6 e 7 Settembre del detto anno alla presa di Messina si distinse soprammodo.

Li 24 Novembre 1848 fu nominato Aiutante Maggiore nel 3° battaglione dell' 11° di linea, poscia 8° battaglione Cacciatori, e con questo corpo fece la campagna dello Stato Pontificio. In Velletri si distinse molto nel sostenere e garentire la ritirata del corpo d' Esercito che rientrava al Regno.
Il 21 Giugno 1851 fu nominato Maggiore e rimase al 8° Cacciatori fino a che non ne divenne comandante titolare.
Li 28 Dicembre 1855 fu promosso Tenente Colonnello ritenendo il comando dell'8° Cacciatori , e li 16 Giugno 1859 fu nominato Colonnello al comando del 5° Reggimento di linea.
Scoppiata la rivoluzione in Sicilia nel 1860 , egli da Colonnello ebbe il comando della Brigata del 5° e 7° di linea.
In Messina fu il comandante dell' intera linea di avamposti, che circondava il paese , e quando questa città si dovette abbandonare egli rientrò in Cittadella ove rimase al comando della Brigata di Fanteria.
Li 20 Agosto, giorno del disbarco di Garibaldi in Reggio , chiestisi rinforzi alla Cittadella , fu egli destinato a comandare i mille uomini che doveano sbarcare a Reggio.
In Settembre 1860 fu nominato Brigadiere rimanendo in Cittadella ove la sua condotta fu esempio di fedeltà ed attaccamento al Re fino all'uttimo istante.
Fedeltà, attaccamento, attitudine nel servizio, ed intrepidezza ne' momenti difficili, che gli fecero meritare sempre la stima de'suoi superiori, l' amore e la fiducia de' suoi subordinati.
Resasi la piazza si ritirò in Napoli, e da questa in Sorrento , ove ottenuto il ritiro , se ne vive vita tranquilla.
(1) Nove mesi in Messina e la sua Cittadella - Napoli - 1862

Nessun commento: