mercoledì 6 agosto 2008

Salemi come Sperlinga


"QUOD SICULIS PLACUIT SOLA SPERLINGA NEGAVIT"

Durante i Vespri Siciliani, gli angioini furono costretti a lasciare la Sicilia ad eccezione della città di Sperlinga, che resistette per circa un anno.
Sperlinga fu e rimarrà per sempre la linea di demarcazione tra giusto e sbagliato, tra positivo e negativo, un ammonimento agli uomini affinchè evitino di demonizzare i loro simili.

Mi è sembrato di scorgere la Sperlinga angioina nella Salemi di Sgarbi; in un'epoca di continui cambiamenti ed incessanti rivisitazioni storiche dell'epoca risorgimentale, la città siciliana resiste e rilancia.
Onore al nemico dunque.

Dopo questa doverosa premessa, mi chiedo cosa ci faccia uno Sgarbi in Sicilia, sarà la mossa disperata di una massoneria risorgimentale sempre più in difficoltà, ora che il giocattolo mostra segni evidenti di rottura?
Fatto sta che Salemi potrebbe non essere stata scelta a caso, perchè durante l'invasione piemontese fu nominata dal dittatore Garibaldi prima capitale d'Italia.

Ma lo Sgarbi nazionale riuscirà ad essere utile alla comunità di Salemi, e soprattutto possiede davvero le capacità per fare il sindaco? Io ho i miei dubbi, anche perchè le ultime esperienze politiche sono state davvero disastrose.
Nemmeno i mosaici di Piazza Armerina sono diventati più famosi di prima ne l'efficienza organizzativa sembra migliorata, eppure Sgarbi che si dice essere un critico d'arte, ne fu nominato responsabile.

Salemi è una città, come tante altre siciliane, con gravi problemi economici e strutturali e la gente, passata l'euforia "garibaldino-mediatica", inizierà a chiedere la soluzione dei problemi, quelli veri, e sarà allora che si misurerà il valore del neo sindaco.

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