venerdì 24 aprile 2009

Ricostruiscono "fedelmente" il ponte borbonico. Ma ha lo stemma sabaudo




E' in casi come questi che si nota tutto il servilismo e la subalternità dei nostri rappresentanti politici nei confronti della classe dirigente del Nord ed al conformismo filo-garibaldino imperante.

I politici meridionali hanno gettato la nostra dignità storica nel pozzo del Risorgimento che tutto divora e tutto tramuta, dove il nero diventa bianco, dove il NO diventa SI e il cattivo diventa buono e mentre ciò accadeva non si sono accorti che dopo la dignità hanno bruciato le nostre ricchezze e così oltre ad essere sbeffeggiati e derisi da chi fino all'altro ieri stava sotto padrone straniero, noi fiero popolo delle Due Sicilie siamo diventati l'ultima ruota del carro europeo.

Palazzo Reale, rinasce il ponte borbonico Fu bombardato nel 1943

È stato perfettamente ricostruito seguendo il disegno originale elabo­rato dall’ingegnere del Re, Genove­se
NAPOLI — Eccolo il «nuovo vec­chio» ponte di Palazzo Reale. Collega il bellissimo giardino pensile con l’appartamento reale e , soprattutto, restituisce allo scenario del Palazzo reale l’antico splendore distrutto dai bombardamenti del 1943.
Il ponte è stato perfettamente ricostruito sotto la direzione dell’architetto Enrico Gu­glielmo, l’ex soprintendente al Beni architettonici e paesaggistici il quale ha seguito il disegno originale elabo­rato dall’ingegnere Gaetano Genove­se.
LA STORIA - Nel 1837, Ferdinando II gli affidò il compito di restaurare il Palazzo Reale alla Marina, i cui appartamenti erano stati danneggiati da un rovinoso incendio. I lavori, avviati l'anno successivo, sarebbero proseguiti fino al 1858 ed avrebbero comportato una profonda trasformazione dell'aspetto interno del sito, oltre ad un consistente incremento degli ambienti. Coadiuvato da Pietro Persico e Francesco Gavaudan, il Genovese studiò e progettò un rifacimento della Reggia sopra un piano grandioso comodissimo e bello, che presentò alla Maestà del Re che recuperava le idee di Domenico Fontana, primo artefice della fabbrica, ed era coerente con la visione conservatrice del committente. Tra le sue opere, appunto, anche il ponte.
COME È FATTO - Il pavimento e le ferriere laterali sono assolutamente uguali alle strut­ture originali; il ponte è stato realizza­to completamente in ghisa e, quindi, è del tutto sicuro. La cerimonia dell’inaugurazione ha aperto il programma della Settimana della Cultura a Palaz­zo reale. Il tradizionale taglio del na­stro è stato accompagnato da un ape­ritivo servito da camerieri in abiti d’epoca. Si è badato, insomma, a ri­creare, anche nei particolari, la sugge­stione degli anni passati con l’obietti­vo di creare un nuovo interesse che incentivi le visite al Palazzo reale. Do­po l’aperitivo agli ospiti è stato offer­to un concerto di musica da camera che è stato molto apprezzato. Altre iniziative sono in allestimento: saba­to e domenica 25 e 26 saranno possi­bili visite guidate gratuite al ponte e al lussureggiante giardino pensile se­guendo un percorso originale che passa attraverso lo scalone dei fore­stieri e il vestibolo neoclassico.

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