lunedì 7 marzo 2011

150° ANNIVERSARIO DELL’EROICA DIFESA DELLA REAL CITTADELLA DI MESSINA‏



Da venerdì 11 a domenica 13 marzo 2011 a Messina verrà ricordato, con un ricco programma di iniziative, il 150° anniversario dell’eroica difesa della Real Cittadella di Messina da parte dei fedelissimi soldati duosiciliani, comandati dal Generale Fergola, assediati dalle truppe piemontesi del Generale Cialdini.

Era il 13 Marzo 1861, a quattro giorni dalla proclamazione a Torino del Regno d’Italia, quando dalla Cittadella veniva ammainata la candida bandiera duosiciliana. La fortezza messinese rappresentò, insieme con quelle di Gaeta e di Civitella del Tronto, l’estrema resistenza del millenario Regno delle Due Sicilie, dove i nostri soldati pur sapendo della inutilità di ogni sforzo cercarono di difendere la Patria esprimendo la propria fedeltà al Re Francesco II di Borbone.

Una gloriosa pagina del nostro passato volutamente cancellata dalla storiografia ufficiale come la stessa Real Cittadella, testimone inesorabile dei fatti, che ancora oggi versa nel totale abbandono.

Per oltre un secolo è stato ripetuto lo stesso banalissimo ritornello infarcito di vane e vaghe parole quali “libertà” e “tirannide straniera”, “eroismo” e “capacità militari” contro inadeguatezza e fellonia, in un clichè traboccante di retorica risorgimentale secondo i cui schemi fissi i buoni e i bravi erano tutti da una parte ed i brutti e i cattivi dall’altra. Le cose andarono diversamente, facili vittorie da una parte, vero e consapevole eroismo dall’altra.

Ruoli ribaltati, chi avrebbe ragionevolmente dovuto vincere la battaglia ha ufficialmente e sostanzialmente perso, chi non avrebbe potuto neanche sperare nella vittoria in pratica vinse. Le fantomatiche qualità di stratega riferita a Garibaldi avevano fondamento solo ed esclusivamente nella concussione e nel tradimento di buona parte di quanti comandavano le agguerrite truppe borboniche. Non un solo scontro, da Calatafimi a Milazzo vide prevalere, se non nel numero sproporzionato di vittime, i garibaldini. Se i generali tradirono altrettanto non avvenne tra le truppe fedeli al Re Francesco II come dimostrano i numerosi casi di insubordinazione dei reparti ai loro comandanti felloni e venduti al nemico.

Ben vengano le celebrazioni del 150° dell’Unità nazionale ma a ciascuno sia riconosciuta pari dignità e non si perduri con la sopraffazione, con la distorsione di una realtà storica troppo a lungo praticata. Il tempo scopre la verità, ed anche la verità negata al popolo meridionale e siciliano nella fattispecie ha diritto di cittadinanza in una nuova Italia colta e consapevole delle proprie origini e della comune millenaria cultura. Da sempre è stato facile e preferibile schierarsi dalla parte dei vincitori, da sempre più difficile e pericoloso continuare a difendere le ragioni dei vinti.

Questa cerimonia si svolge dal lontano 1998 ed è organizzata dall’Associazione Amici del Museo, dall’Associazione “Generale Fergola”, dalla Delegazione di Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, dalle Delegazioni di Messina dell’Associazione Culturale Neoborbonica e del Comitato Storico Siciliano, da Alleanza Cattolica, dalla Fondazione Thule Cultura di Palermo, dal Network ZDA - Zona d’Arte ad alto rischio di contaminazione - Messina e dall’Associazione Due Sicilie “Nicola Zitara” di Gioiosa Jonica.

L’Addetto Stampa della Manifestazione
Dott. Marco Grassi

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Credevo che questo fosse un sito pro-regno due sicilie, ma ci sono degli articoli. come quello sulla massoneria, per citarne uno, di chiaro segno "liberale" e antiborbonico, mah...

Comitato Storico Siciliano ha detto...

Non capiamo, a quale articolo si riferisce?

giacomo casole ha detto...

Il 13 Marzo sarò a Messina per partecipare alla commemorazione , ma dove è l'incontro?

Comitato Storico Siciliano ha detto...

Ciao Giacomo, ecco l'indirizzo:
Via CESARE BATTISTI, alle spalle della cattedrale di Messina