venerdì 9 gennaio 2009
Sgarbi saltafossi?
Nell'ultimo editoriale[1] in cui avevamo parlato del critico d'arte più pubblicizzato d'Italia, eravamo stati noi a criticare lui, e pesantemente.Rileggendo a distanza di settimane quell'articolo, avevamo descritto Sgarbi, come una persona poco adatta, dal punto di vista morale e culturale per dare direttive storiografiche alla Nazione.
Ma la vera questione su cui si concentrò tutto il nostro disappunto, fu quella intervista al Giornale, avvenuta subito dopo il viaggio di Vittorio Sgarbi in Libia, per visitare nientepocodimeno che il
colonnello Gheddafi...
In quell'occasione Sgarbi disse di aver proposto al Colonnello di "annettersi" la Sicilia, alla faccia delle dichiarazioni e dei litigi scoppiati sul caso della targa di Garibaldi, smantellata dal Sindaco di Capo D'Orlando Enzo Sindoni, l'estate scorsa.
In quell'occasione il Vittorione Nazionale, lanciò fulmini, saette ed anatemi, contro chi aveva osato intaccare la "dignità" dell'eroe dei due mondi....
Da li capimmo che quella di Sgarbi era tutta una messinscena, ma soprattutto che al neo-sindaco di Salemi piace più la popolarità che servire le istituzioni, ammesso che le "sue" istituzioni, coincidano con le nostre...
Ad un certo punto della storia, nei comportamenti di Sgarbi si nota un cambiamento radicale ed incredibile: dopo i grossi litigi con Raffaele Lombardo, per via della famosa targa garibaldina, ecco che Sgarbi diventa un fedele amico del Presidente della Regione Siciliana.
Difficile capire, almeno per il momento, a cosa sia dovuta questa fulminazione per la via di Damasco.Quel che è sicuro però è che da allora Sgarbi ha cambiato atteggiamento in maniera radicale, forse perchè in Sicilia si è reso conto di aver trovato un cavallo Lombardo, più quotato di quello Padano, al Palio Internazionale.
Ecco i fatti:
- Presentazione dell'ultimo libro[2] di Vittorio Sgarbi ''Clausura a Milano e non solo. Da suor Letizia a Salemi (e ritorno)''. Insieme al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo.Questo evento si è svolto a Palermo, a Palazzo D'Orleans.
- Un patto[3] contro l'energia eolica che "non conviene" e deturpa il paesaggio. E' quello siglato
virtualmente, stamattina, dal sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi, e dal presidente della Regione
Siciliana Raffaele Lombardo.
- Sgarbi contro i fratelli Borsellino[4]: ''La loro reazione - aveva affermato il sindaco di Salemi -
dimostra che Sciascia aveva ragione: sono dei professionisti dell'antimafia che, per esistere, fanno vivere la mafia anche dove non c'e''' - riferendosi ai fratelli borsellino che avevano duramente criticato la moglie del defunto Paolo per aver accettato la cittadinanza onoraria del comune di Salemi offerta da Vittorio Sgarbi.Ciò che ha detto Sgarbi è una cosa importantissima, appare chiaro come in Italia, ma soprattutto in Sicilia, una certa sinistra si sia auto-proclamata detentrice dell'antimafiosità, affibiandosi una patente che non le si addice per nulla. Persone come Rita Borsellino e Sonia Alfano, che hanno avuto successo grazie al nome che portano, si metterebbero da parte se la mafia scomparisse?Oppure continueranno ad alimentare la Creatura per dare un senso alla loro politica dettata più da interessi personali(in questo caso assolutamente giusti) ma che vengono comunque anteposti agli interessi generali della Sicilia. Sembra la storia di quei pompieri stagionali che incendiavano i boschi per mantenere la famiglia. Sicuramente la lite tra i parenti del defunto eroe magistrato Paolo Borsellino non fa fare a costoro una bella figura e di certo non aiuta ad indirizzarci verso un opinione diversa da quella che è stata sopra espressa.
- Ma il fatto che ci ha più colpito è stato senza dubbio la notizia secondo la quale il colonnello
libico Gheddafi si è dichiarato pronto a finanziare il ponte borbonico sulle Tremiti[5], un idea
dell'Ing. Michelangelo De Meo.Infattti proprio su quel ponte si erano innescate delle dure polemiche, sempre ad opera dello Sgarbi nazionale: "L’idea del ponte è neo-borbonica e attenterebbe all’integrità paesaggistica delle isole. I nuovi Borboni si mettano il cuore in pace, indietro non si torna"A seguito di quella replica l'Ing. De Meo dichiarò infatti che - non si aspettava tutto quel clamore attorno alla sua proposta - anche perchè la finalità del progetto era esclusivamente turistica.
Ricapitolando, prima Sgarbi si autoproclama depositario del mito del Risorgimento Italiano, poi va a confabulare con Gheddafi, senza avere "apparentemente" alcuna referenza politica per farlo(è "solamente" il sindaco di Salemi), il quale tra tutti i ponti distrutti d'Italia ne va a finanziare proprio uno del Sud, un'opera costruita da Ferdinando II di Borbone...
Speriamo di saperne di più, al più presto...
[1] Ns. Editoriale, 9 ottobre 2008
[2] Libero News, 21 novembre 2008
[3] ItalPress/Sicilia on Line, 9 dicembre 2008
[4] Agenzia ASCA, 30 dicembre 2008
[5] Gazzetta del Mezzogiorno
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3 commenti:
Per dirla alla Pirandello: Uno,Nessuno, e centomila.
Ciao Davide!
Vittorio.
"ammesso che le "sue" istituzioni, coincidano con le nostre..."
Ecco il cardine su cui ruota il tutto ;)
Buttiamo lo Sgarbo di Salame fuori dalla Sicilia
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