(Il gasdotto TAP)
Continuano a focalizzarsi sulle Due Sicilie gli interessi dei paesi europei, ansiosi di assicurare alle rispettive nazioni il gas necessario per muovere le proprie industrie, riscaldare le proprie case e produrre energia elettrica, visto che le più moderne centrali termoelettriche, per questioni ambientali, sono a turbogas.
Da qualche giorno siamo venuti a conoscenza del progetto di un nuovo gasdotto, denominato "TAP" (Trans Adriatic Pipeline)
Il progetto di tale gasdotto, nella parte in cui attraversa Grecia, Albania e Puglia, seguirà lo stesso tracciato del costituendo "Southstream" (pipeline elaborata dal consorzio italo-russo ENI-GAZPROM)Non è escluso quindi che i due progetti "TAP" e "Southstream" siano unificati, nel tratto jonico-egeo, in un unico metanodotto, motivo per cui c'è da ritenere che dietro questo nuovo progetto ci possa essere sempre Vladimir Putin, il quale punta ad incamerare così il doppio dei finanziamenti europei, previsti per le opere energetiche strategiche.Si prevede infatti che il Gasdotto Southstream sarà costosissimo.
La società mista che costruirà il TAP è composta dalla svizzera EGL (Elektrizitäts-Gesellschaft Laufenburg) e dalla norvegese StatoilHydro ASA.
Il progetto di tale gasdotto, nella parte in cui attraversa Grecia, Albania e Puglia, seguirà lo stesso tracciato del costituendo "Southstream" (pipeline elaborata dal consorzio italo-russo ENI-GAZPROM)Non è escluso quindi che i due progetti "TAP" e "Southstream" siano unificati, nel tratto jonico-egeo, in un unico metanodotto, motivo per cui c'è da ritenere che dietro questo nuovo progetto ci possa essere sempre Vladimir Putin, il quale punta ad incamerare così il doppio dei finanziamenti europei, previsti per le opere energetiche strategiche.Si prevede infatti che il Gasdotto Southstream sarà costosissimo.
La società mista che costruirà il TAP è composta dalla svizzera EGL (Elektrizitäts-Gesellschaft Laufenburg) e dalla norvegese StatoilHydro ASA.
Viene dimostrata ancora una volta l'importanza e la strategicità delle Due Sicilie per ciò che concerne l'approviggionamento energetico oltre che delle merci, il che fa del nostro territorio il naturale rubinetto di tutto ciò che va verso l'Europa.
Una volta che avremmo preso coscienza di questo potremmo decidere di sederci al "Tavolo delle Grandi Trattative" e reclamare ciò che ci spetta di diritto da ben 148 anni!
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