mercoledì 17 marzo 2010
Conclusa la tre giorni dedicata al 149° Anniversario dell’eroica resistenza della Real Cittadella di Messina.
(All'interno le foto)
Si sono concluse positivamente le iniziative dedicate al 149° Anniversario dell’eroica resistenza dei soldati Duosiciliani contro gli invasori Piemontesi. Quest’anno le manifestazione sono state suddivise in tre specifiche giornate.
Venerdì 12 nella splendida cornice della chiesa sveva di Santa Maria Alemanna ( scelta a causa del diniego della disponibilità della aule presso il Comune e la Provincia), gremita di pubblico per l’occasione, si è tenuta la conferenza di apertura alla quale hanno partecipato illustri studiosi e ricercatori, tra i quali il nostro Valentino Romano che ha brillantemente argomentato sulla figura del capo della polizia Borbonica siciliana Salvatore Maniscalco, una delle tante vittime della mistificazioni storiche perpetrate dai savoia, soffermandosi su alcuni eloquenti esempi circa la lentezza burocratica della giustizia italiana, in netto contrasto con quella Borbonica, per concludere sottolineando il fatto che il bene più prezioso scippato dai fautori dell’unità d’’Italia alle popolazioni del sud sia stato quello della memoria.
La mattina di sabato 13 è stata celebrata la messa in suffragio dei caduti della Real Cittadella, officiata da Mons. Mario Di Pietro, successivamente si è deposto l’ omaggio floreale presso il monumento a Carlo III° di Borbone per poi procedere, sotto una pioggia battente ed incessante, verso lo spalto del Bastione Santo Stefano della Real Cittadella, per la commemorazione dei fatti d’arme e la deposizione di una corona d’alloro. Il consueto omaggio floreale al monumento a Ferdinando II di Borbone non è stato possibile causa maltempo, ma ci sono in atto diverse iniziative curate dal Prof. Franz Riccobono circa il recupero e la collocazione della statua in una zona più consona e dignitosa.
Subito dopo un gruppo dei partecipanti si è soffermato preso il negozio di antichità di Franz Riccobono,che non a caso porta il nome “Due Sicilie”, per scambiare opinioni e visionare importanti documentazioni e reperti storici a tema.
Domenica 14 si è ritornati alla chiesa di Santa Maria Alemanna per la conferenza conclusiva, nella quale con un deciso ed apprezzato discorso supportato da immagini e fotografie, il Prof. Franz Riccobono ha relazionato sulla storia della Real Cittadella e della zona falcata, rivolgendosi contro l’inerzia degli amministratori locali rappresentanti dello stato italiano (come sempre assenti in queste manifestazioni), e denunciando energicamente e per l’ennesima volta, il non casuale e vergognoso stato di abbandono e degrado dell’area, proprio perché esso rappresentò il luogo della resistenza agli “pseudoliberatori” piemontesi e quindi simbolo da cancellare e tenere nell’oblio, in sfregio al rispetto della verità storica ed all’onore dei soldati che non sia arresero mantenendo fede al proprio giuramento ed ai propri ordini, come qualsiasi buon soldato appartenente ad un esercito degno di tale nome avrebbe fatto.
Armando Donato
Responsabile Comitato delle Due Sicilie - Messina
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