venerdì 27 marzo 2009

La preoccupante testimonianza di Francesco: discriminato ed in cassa integrazione solo perchè palermitano


Nord Italia, ancora una storia di discriminazione lavorativa su base anagrafica.

Con l’aggravarsi della crisi economica si avverano le previsioni piu funeste

Finalmente non mi sento solo.Sono un siciliano trapiantato al nord italia, ho vissuto 5 anni nel modenese, e dopo aver constatato l’ atteggiamento anti-meridionale di varie realta’: le banche per esempio,alcune di loro si erano perfino rifiutate di farmi aprire il contocorrente solo perche’ meridionale.Le agenzie immobiliari , alcune non mi lasciavano nemmeno entrare nell’ ufficio che sentendo il mio accento dicevano mi dispiace non abbiamo nulla per lei. Ai luoghi di svago, piscine in cui si accettavano iscritti solo del luogo , le discoteche che facevano selezione sul tuo accento. Per tutto questo un giorno decisi di abbandonare quella terra e trasferirmi nella realta’ di Pesaro feci i bagagli e insieme alla mia compagna ricomincia da capo.Adesso sono 5 anni che vivo nel Pesarese, mi sono sposato ho due splendidi bambini e ho da poco acquistato una casa, i vicini brave persone tutti del posto.Tutto bene fino alla crisi, da lì tutto è cambiato, il mio datore di lavoro improvvisamente mi ha messo alla porta , dopo avermi trattato male ,insultato anche pesantemente mi ha messo in cassa integrazione dicendo che non ero più necessario , lo ha fatto anche con altre persone (tutti meridionali).Io fino a quel momento mi sentivo sicuro , certo del mio avvenire, sono un operaio specializzato un 5° livello e probabilmente il più qualificato dell’ azienda, eppure per il titolare non sono più necessario, a me sono stati preferiti operai assunti da poco , senza famiglia e inesperti ma pesaresi.Mi è stato anche detto di tornarmene al mio paese l’ africa. E intanto i miei colleghi pesaresi se la ridevano, anche quando io chiedevo loro di fare la rotazione per garantire a me e agli altri meridionali di poter dar da mangiare ai nostri figli.E i sindacati , ma cosa sono, abbiamo chiesto loro aiuto, tutele e diritti , abbiamo chiesto di parlare ad un legale perchè profondamente offesi da questi atteggiamenti e sapete cosa ci è stato detto:” ma del resto son cose che succedono, non potete prendere troppo sul serio queste cose” , nessuno ci vuole aiutare , forse perchè tutti la pensano allo stesso modo.Mi sono informato in giro ,quasi tutte le aziende del pesarese si stanno comportando allo stesso modo, cercando di tutelare i lavoratori locali e infischiandosene dei meridionali o stranieri. I miei vicini non sono più tanto cordiali, e anche per loro è tutto normale.Penso proprio che l’ Italia non esista , che in momenti come questi , di difficoltà in cui c’ è bisogno di stare uniti e uscirne più forti, invece si vadano tutte le nostre debolezze .Non siamo mai stati uniti e penso che non lo saremo mai. Noi meridionali come gli stranieri siamo solo bestie usate per i loro spochi fini arrivistici, serviamo per far girare l’ economia e fare i lavori che nessuno vuol fare e quando le cose vanno male allora non serviamo più. W l’ italiaCi accusano di essere mafiosi, delinquenti ,ladri, ma vi posso assicurare che ho visto più mafia e delinquenza al nord che nella mia Palermo dove son nato e cresciuto.

FONTE: http://comitatolombardo.wordpress.com/2009/03/27/la-preoccupante-testimonianza-di-francesco-discriminato-ed-in-cassa-integrazione-solo-perche-palermitano/

4 commenti:

placido altimari ha detto...

finché non si accende la luce, nessuno si accorge di essere negro.

Anonimo ha detto...

Sono i siciliani i primi a discriminare.

Comitato Storico Siciliano ha detto...

E da cosa lo deduce?

Anonimo ha detto...

ma perché non dici qual è l'azienda, almeno fallo capire, così da Roma in giù la boicottiamo, lei e le aziende che se ne servono.