Diverse ricerche su internet, la consultazione di testi antichi ed il ricorso alla memoria popolare ci hanno consentito di riportare all'attenzione del pubblico, questo importante edificio di epoca borbonica.
San Giovanni Montebello è una piccola frazione di collina del popoloso comune di Giarre(CT)Nel passato questo piccola paese, grazie alla sua posizione amena, era meta della borghesia di Acireale che amava trascorrere in quelle zone, i periodi di villeggiatura.
Molto probabilmente, sono stati proprio queste importanti persone a fare pressioni, affinchè si costruisse questo ospedale che, in caso di necessità, avrebbe consentito loro le dovute cure.Infatti tale struttura ospedaliera risulta la prima in assoluto dell'hinterland giarrese, perchè il S. Isidoro di Giarre, ancora oggi utilizzato, fu completato solo nel 1866 (anche se riteniamo che il progetto originale sia borbonico)
L'ospedale di S.Giovanni si chiamava “San Pietro” probabilmente in onore del suo fondatore, Don Pietro Privitera Grassi e fu inaugurato nel lontano giugno del 1824."Il pio fondatore, che lasciò una rendita annua di 172 onze per il mantenimento di sei ammalati, si era mostrato particolarmente caritatevole verso i poveri che lavoravano nell’industria di macerazione del lino[1] e della canapa, soccorrendoli con visite mediche e medicamenti".
San Giovanni Montebello è una piccola frazione di collina del popoloso comune di Giarre(CT)Nel passato questo piccola paese, grazie alla sua posizione amena, era meta della borghesia di Acireale che amava trascorrere in quelle zone, i periodi di villeggiatura.
Molto probabilmente, sono stati proprio queste importanti persone a fare pressioni, affinchè si costruisse questo ospedale che, in caso di necessità, avrebbe consentito loro le dovute cure.Infatti tale struttura ospedaliera risulta la prima in assoluto dell'hinterland giarrese, perchè il S. Isidoro di Giarre, ancora oggi utilizzato, fu completato solo nel 1866 (anche se riteniamo che il progetto originale sia borbonico)
L'ospedale di S.Giovanni si chiamava “San Pietro” probabilmente in onore del suo fondatore, Don Pietro Privitera Grassi e fu inaugurato nel lontano giugno del 1824."Il pio fondatore, che lasciò una rendita annua di 172 onze per il mantenimento di sei ammalati, si era mostrato particolarmente caritatevole verso i poveri che lavoravano nell’industria di macerazione del lino[1] e della canapa, soccorrendoli con visite mediche e medicamenti".
L’ospedale era retto da una commissione amministrativa formata da tre deputati.
In un antico testo[2] abbiamo trovato altri cenni sulla struttura che confermano quanto scritto sopra ed in particolare abbiamo scoperto che esiste un Real Decreto di Ferdinando I di Borbone, datato 17 giugno 1823, che approva l'apertura dell'ospedale:
Prosegue dunque in maniera lenta, ma inesorabile la riscoperta dell'epoca borbonica in Sicilia.Ci siamo ripromessi di fare al più presto un sopralluogo e scattare ulteriori foto, nella speranza che salti fuori qualcosa di interessante, come ad esempio qualche antico cimelio borbonico.
Tornate a trovarci.
[1] Durante il Regno delle Due Sicilie erano considerevoli e pregiate le colture e le manifatture siciliane. Per approfondimenti:"Perchè non ci molleranno mai"
[2] Storia cronologica dei Vicerè Luogotenenti e Presidenti del Regno di Sicilia di Giovanni E. Di Blasi - Stamperia Oretea - PALERMO - 1842
Tornate a trovarci.
[1] Durante il Regno delle Due Sicilie erano considerevoli e pregiate le colture e le manifatture siciliane. Per approfondimenti:"Perchè non ci molleranno mai"
[2] Storia cronologica dei Vicerè Luogotenenti e Presidenti del Regno di Sicilia di Giovanni E. Di Blasi - Stamperia Oretea - PALERMO - 1842
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