giovedì 8 novembre 2007

Presto un boom dell'agricoltura in Sicilia?

(Il petrolio fa muovere le industrie e il pane fa muovere gli uomini)















Una delle grandi potenzialità inespresse della Sicilia è proprio l'agricoltura, i motivi sono vari ma se dobbiamo individuare quelli che ostacolano in
maniera soffocante questo settore, possiamo dire che essi sono:

1)Una politica agrifoba e filoindustriale del governo italiano, ma funzionale allo sviluppo del nord italia.
2)La globalizzazione, dunque l'impossibilità di competere con gli stati agricoli sudamericani e nordafricani a basso costo di manodopera...


La goccia che fece traboccare il vaso e che dimostrò in maniera definitiva la mancanza totale di interesse per il comparto agricolo del Meridione d'Italia si ebbe nel 1999, quando l'allora ministra Agnelli dell'uscente governo DINI, firmò una legge che consentiva alla FIAT del fratello di esportare i loro trattori verso il Marocco senza pagare alcun dazio doganale in cambio della libera importazione dal paese nordafricano di prodotti agricoli.Tale operazione distrusse in maniera definitiva tutte le speranze degli imprenditori agricoli meridionali che anzi speravano in un vero aiuto da parte del governo nazionale, il quale si era dimostrato buono solo per affossare la produzione agricola siciliana (ricordiamo gli incentivi per le arance mandate al macero)(Vedi il resoconto stenografico della discussione parlamentare)

Dunque una Agnelli che per salvare la fabbrica di automobili del fratello, distrugge l'economia meridionale?Questa è la prova che dal 1860 fino ad oggi i metodi settentrionali sono rimasti gli stessi.A causa di questa politica disastrosa, il famoso pomodoro di Pachino viene "rapinato" ai produttori all'infamante cifra di 25 centesimi al chilo per essere rivenduto nei centri commerciali del nord fino a 5 euro al chilo!E sapete qual'è proprio il punto di forza dei commerciali(leggasi minaccia)? "..altrimenti compriamo in Marocco!"Siamo però convinti che fino a quando non ci sarà un vero sviluppo dell'Agricoltura in Sicilia, non ci potrà essere nessun altro vero sviluppo nella nostra regione, sia logistico che industriale.Ma grazie a Dio i tempi cambiano, la ruota gira ed importanti novità si affacciano nel panorama politico-economico internazionale, che ci fanno diventare ottimisti per un futuro di buone prospettive economiche per la Sicilia ma anche per tutto il Sud continentale, per quanto riguarda il settore agricolo.Ma prima è necessario riflettere su alcuni fondamenti di economia.L'oro è da sempre considerato un bene di rifugio per gli investitori, perchè protegge dall'inflazione reale, ovvero qualla nascosta dagli indici ordinari(es. quelli basati sul famoso paniere che parlano incredibilmente di inflazione al 2% quando tutti sanno che i prezzi, dopo l'introduzione dell'euro sono più che raddoppiati)



(Il grafico indica come l'inflazione reale americana ed il valore dell'oro alla fine vanno sempre a coincidere.)

Inoltre questo vecchio articolo di Repubblica Finanza, ci conferma che oro e terreni agricoli spesso si rivelano beni di rifugio durante le crisi dei mercati borsistici, situazione che stiamo vivendo attualmente.
Ma se l'oro dal 2001 è passato da 250 dollari l'oncia agli attuali 800, superandoli





significa che l'inflazione reale sta viaggiando con valori oltre il +50% annuo, ma questo dato non ci soprende perchè in fin dei conti tutti ce ne siamo accorti che i conti non tornano, facendo la spesa al supermercato.Se ancora non siamo finiti in mezzo alla strada è stato grazie alle merci cinesi mantenute basse dal costo della manodopera di tipo schiavista.E se il governo cinese svaluta continuamente la sua moneta per mantenere basse le sue merci, nulla può fare contro il caro-petrolio, uno dei fattori che spinge all'insù in maniera insostenibile anche il costo del noleggio delle mega-portacontainer, come già anticipato in un nostro editoriale.A questa insostenibile situazione economica si aggiunga l'incredibile aumento dei prezzi delle materie prime alimentari, come il grano che in poco tempo ha subito aumenti fino al 40%
Probabilmente questo vortice inflattivo è dovuto, oltre alla pilotata svalutazione del dollaro (ormai prossimo al suo crollo definitivo) alla iniezione di una massa abnorme di liquidità versata nel mercato interbancario per salvare gli istituti di credito(si parla di più di mille miliardi di dollari) dalla famosa "Crisi dei mutui Subprime"Chi ne pagherà le conseguenze saranno ovviamente i consumatori finali che vedranno petrolio e pane sempre più cari.Ma un aumento cosi imponente del costo del grano e dei prodotti agricoli potrebbe essere una forte spinta economica per le regioni del Sud Italia, i cui costo dei prodotti agricoli sono ingiustamente mantenuti bassi sia dalla speculazione padana sia dalla spietata concorrenza straniera.Ecco perchè fino ad oggi i siciliani hanno dovuto abbandonare le campagne ed emigrare, mentre Parma diventava la Capitale Europea dell'Agroalimentare....Se il grano continuerà ad aumentare è molto probabile che ritorni ad essere remunerativo coltivarlo in Sicilia, ma non solo il grano.Rivedremo finalmente coltivate e non abbandonate, le campagne siciliane proprio come durante il Regno delle Due Sicilie?Noi lo speriamo e siamo anche sicuri che molto presto saliranno vertiginosamente i prezzi dei terreni agricoli in Sicilia e possederne uno potrebbe essere un ottimo investimento, a patto che lo si metta a coltivazione.Vedi le tabelle del prezzo dei terreni agricoli in Sicilia del 1992 e 2003(ultimo anno di rilevazione)Siamo convinti che soprattutto i terreni della provincia di Ragusa beneficeranno di questi aumenti sia per le vicinanze del costruendo hub logistico aeroportuale di Comiso sia perchè le serre della zona costiera ragusana non necessitano di costosi riscaldamenti in inverno.La latitudini siciliane fanno crescere i pomodori pure con il sole invernale.

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