lunedì 8 dicembre 2008

La massoneria punisce Capo D'Orlando


UNA FIRMA PER ENZO SINDONI

Quando il sindaco di Capo D'Orlando, decise di rimuovere la targa di piazza Garibaldi, nessuno avrebbe mai immaginato che "qualcuno" se la sarebbe presa così a male....

Eppure da quel fatidico giorno, la cittadina dei Nebrodi sembra essere stata colpita da una specie di "maledizione", infatti non passa giorno che una brutta notizia, riguardante la vita della città, non faccia capolino da qualche piccolo, ma "informato" giornale siciliano.
Si è cominciato con la cancellazione inspiegabile della squadra di basket dell'Orlandina, orgoglio siciliano, dagli albi sportivi.
Con l'accusa al sindaco Sindoni, di truffa ed associazione a delinquere da parte della Magistratura.
L'ultima è la chiusura di TUTTE le discoteche di Capo D'Orlando, ordinate dalla magistratura messinese.
E' come se qualcuno stesse scagliando frecce da tutte le direzioni, dal mondo dello sport, come da quello della politica e da quello della giustizia; questo "Arciere" sembra essere presente in maniera trasversale nelle Istituzioni.

Le firme verranno raccolte all'indirizzo comitato@comitatosiciliano.org e saranno rese pubbliche, ed inviate al presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, affinchè si adoperi con qualsiasi mezzo per interrompere il tiro al bersaglio nei confronti del sindaco Enzo Sindoni, che rischia di mettere in ginocchio l'economia di Capo D'Orlando

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3 commenti:

Unknown ha detto...

pistoia
09/12/2008
Cari Compatrioti,per rispondere a tutto quello che avviene nella NOSTRA PATRIA,abbiamo un solo sistema,ritrovare quel senso di appartenenza,che una guerra di aggressione,iniziata 150 anni fa',e mai interrotta,a cercato di soffocare,per avere quello scatto di orgoglio,necessario a far rinascere la NOSTRA PATRIA.
Solo l'unione dei figli del sud,
puo' far cessare la guerra d'aggressione,puo'avere la forza
di dire finalmente: basta a 150 anni di sorprusi e vessazzioni,
NOI DA QUESTO MOMENTO NON SIAMO PIU',E PER SEMPRE,una colonia.
COMPATRIOTI,LAVORIAMO TUTTI ISIEME,
PER L'UNIONE DELLE NOSTRE TERRE,E DELLE POPOLAZIONI CHE CI VIVONO,
E'IL FONDMENTO DEL NOSTRO RISCATTO!

NAZIONALI NELLA NOTRA PATRIA.

VIVA LE DUESICILIE
bruno mabilia

Orazio Vasta ha detto...

In ricordo del poeta e della "Via Turi Lima" che non c'è...
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Il 18 agosto 1925, nella contadina Catenanuova,nasceva, da Carmelo e Giuseppina Muni, Venero Maccarrone, che, alla fine degli anni settanta, con lo pseudomino di "Turi Lima", ha dato vita ad una "poesia rivoluzionaria" in lingua siciliana, tutta votata alla Sicilia, Sicilia intesa come Patria del Popolo Siciliano, come Nazione, che, attraverso un'opera si sensibilizzazione culturale tesa al recupero della specificità dell'identità degli Isolani, poteva essere riconquistata dai Siciliani: "Si sugnu lava o sùrfuru / si sugnu aranciu o pala / si sugnu jnestra o mènnulu ju non lu pozzu diri. Chiddu ch'è certu, sugnu: e sugnu sicilianu" ("Se sono lava o zolfo/se sono albero d'arancio o foglia di fico d'India/se sono ginestra o albero di mandorlo, io non lo posso dire, Quello chè è certo, sono: e sono siciliano"). Lo psudonimo "Turi Lima", era, in realtà, un gioco di parole, legato all'idea di sensibilizzazione dei siciliani alla sana sicilianità attraverso la poesia. Infatti, "Turi Lima", nell'idea del poeta, era il "limaturi", il fabbro, che, con tanta pazienza "Lima", per correggere e perfezionare,un pezzo di ferro deformato.
A 72 anni, a Mascalucia,il 10 dicembre 1996, dopo dieci giorni di atroci sofferenze, vissute con una dignità impressionante, "Turi Lima" moriva, lasciando, a noi siciliani, un grande patrimonio ideale per continuare l'opera di "limatura".Due anni fa,il sindaco attuale di Mascalucia,Maugeri,si espresse favorevolmente alla richiesta del sottoscritto d' intotolare una strada del centro pedemontano al poeta siciliano indipendentista Turi Lima,che era stato per oltre un decennio residente a Mascalucia.L'iniziativa ricevette anche il sostegno di Giovanni Villari,allora deputato all'Ars.Ad oggi,a dodici anni dalla morte del poeta ,nessuna strada di Mascalucia porta il nome di Turi Lima .
Orazio Vasta-oraziovasta@libero.it

Anonimo ha detto...

Mio padre,da giovanissimo incontrò Venero Maccarrone,che poi diventerà "Turi Lima",il poeta della Sicilia che non s'arrende.Assieme,papà e Venero, militavano nella Lega Giovanile Separatista,il movimento giovanile dell'eroico Mis-Movimento indipendentista siciliano-che dal 1943 al 1948 fece tremare lo Stato unitario...Erano giovanissimi,papà e Venero,erano carusi che a causi a cutta,ma avevano nel cuore l'ardente amore per la Sicilia...Poi,mio padre divenne medico,Venero s'impegno nel campo giornalistico e letterario...Mio padre è morto prima di so "frati" Venero...uno a Trecastagni,papà,Turi Lima a Mascalucia...Negli ultimi anni non si sono più visti,dal 10 dicembre 1996,stanno di nuovo insieme,e questa volta per sempre,per continuare dall'alto dei cieli la loro battaglia per la Sicilia ai Siciliani!
Pippo Barbagallo

barbagallopippo@libero.it