lunedì 7 aprile 2008

Vicino l'accordo Gheddafi-Putin, per l'hub del gas è quasi fatta


Il gasdotto Libia-Sicilia denominato "Greenstream"

Dopo gli accordi bilaterali tra Russia e Grecia (gasdotto Southtream, landing point Puglia), Russia ed Algeria (gasdotto Transmed, landing point Sicilia), Putin è ad un passo dall'ultimo accordo che gli rimaneva da fare, quello con il Colonnello Gheddafi, tale patto gli consentirà di ottenere la blindatura del progetto "Hub logistico del Gas del Sud Italia" a cui Putin sta lavorando strenuamente e che rappresenta l'unico mezzo che ha per "controllare" l'Europa ed elevare la Russia a partner energetico preferenziale della UE.

Chiaramente tale posizionamento russo sullo scacchiere euro-mediterraneo irrita e non poco gli Stati Uniti che ormai dal dopo guerra influenzano in maniera soffocante la politica interna ed estera dei paesi UE, soprattutto l'Italia.Gli USA dal canto loro, procedono con il tentativo di isolamento, demonizzazione ed accerchiamento nei confronti della Russia.Basta leggere le colonne dei venduti e senza patria giornali padani per rendersi conto di come fanno a gara nell'elencare i più disparati diritti umani violati o la "brutale repressione poliziesca" operata dal "regime" russo, capeggiato dallo "zar" Putin...E che dire dell'espansione verso est della Nato, ormai ad un tiro di schioppo da Mosca?

Ma tutto ciò durerà poco, questi sono gli ultimi sospiri dell'impero economico americano, ridotto in fin di vita dal tramonto del dollaro come moneta di riserva mondiale e che i paesi del Sol Levante e quelli produttori di petrolio, non sanno più cosa fare per liberarsene.

Tornando al preannunciato accordo, in questi giorni c'è stato un'importante incontro a Mosca tra i vertici di Gazprom e quelli dell'ENI(il cui presidente Scaroni, messo alla guida dell'Ente Idrocarburi da Berlusconi, ha ormai dato dimostrazione di agire in totale autonomia rispetto alle direttive della sinistra) che ha avuto come tema la recente acquisizione, da parte del colosso russo dell'energia, di importanti giacimenti di metano nel deserto libico, oltre alla condivisione delle quote dell'ENI.

Il gasdotto siculo-libico Green-Stream rimaneva l'unico non ancora controllato da Gazprom, tra quelli che portano il gas al Sud Italia, ecco il perchè dell'interessamento russo.
Viene così completato e blindato il progetto "HUB del GAS" che vedrà le Due Sicilie diventare il rubinetto della stragrande maggioranza dellle forniture metanifere europee, insomma l'economia europea dipenderà dagli "umori" meridionali.

Quello sarà il momento, in cui ogni istanza duosiciliana entrerà nella stanza dei bottoni per essere rivendicata.

Ma come la prenderanno gli Stati Uniti per questo nuovo "affronto" russo?Secondo noi, come all'epoca dell'accordo tra Gazprom e Sonatrach: (la società energetica algerina) allora infatti una serie di attentati rivendicati da "Al-Qaeda" scosse il paese nord-africano. Succederà anche alla Libia?

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