mercoledì 30 aprile 2008

Le nuove strategie di Raffaele Lombardo.



Che il leader dell'MPA avesse fiuto politico da vendere, ce ne accorgemmo già durante le ultime elezioni comunali a Catania, quando presentò 4 liste civiche che da sole procurarono oltre il 20% dei voti e furono determinanti per le elezioni dell'ex sindaco Scapagnini.

Da allora abbiamo assistito ad una incessante escalation politica per il leader siciliano, che lo ha portato ad essere vice-sindaco di Catania, poi presidente della provincia etnea ed euro-deputato, infine presidente della Regione Siciliana.Certo, nelle fasi iniziali l'appoggio di Berlusconi è stato fondamentale, in quanto un piccolo partito autonomista, che viene scelto come rappresentante delle istanze autonomistiche del Sud in un contesto di territorializzazione politica, ha bisogno di crescere e farsi le ossa all'interno di una forte coalizione.

Ma durante le ultime elezioni, che hanno visto un sostanziale raddoppio dei deputati MPA rispetto al 2006, non c'è stato quel boom di preferenze che tutti si aspettavano.Probabilmente il motivo va ricercato nella giovinezza di questo movimento politico e nella questione identitaria, un tasto su cui si doveva battere di più.

Ma se il Movimento per l'Autonomia deve ancora maturare, lo stesso non si può dire per la Lega Nord la quale, forte di 20 anni di militanza e presenza sul territorio, ha ottenuto un risultato al di fuori di ogni previsione, arrivando a scalzare perfino il PDL in alcune città venete.Il partito di Bossi ha ottenuto ben 60 deputati contro gli 8 dell'MPA.Tale sbilanciamento verso settentrione rischia di oscurare, e parecchio, le istanze meridionaliste del movimento autonomista e lo stiamo già notando nei malumori all'interno della maggioranza di governo, attualmente impegnata nella nomina dei ministri.

La Lega, forte del risultato elettorale ottenuto, chiede ben 4 ministri, il resto da spartirsi tra Forza Italia e Alleanza Nazionale, che pur se confluiti nel PDL, vogliono sempre piazzare i loro uomini di fiducia sui posti strategici.Chi ci sta rimettendo da questa situazione è invece l'MPA, che è stato lasciato alla porta e rischia di non ottenere nemmeno un membro dell'esecutivo.

Abbiamo iniziato così a monitorare i movimenti di Lombardo, certi che non sarebbe rimasto con le mani in mano mentre l'intellighenzia padana si accaparrava tutte le poltrone.Probabilmente ci abbiamo visto giusto, infatti allo stato attuale la nomina dei ministri è rimasta in stallo.Crediamo che Raffaele Lombardo abbia fatto valere la sua posizione di Presidente della Sicilia, che come ben sappiamo è la regione più strategica nel panorama politico italiano, bloccando la nomina degli assessori regionali[1].

In particolare Lombardo starebbe rinforzando il vecchio asse con l'UDC in Sicilia (ma non solo lì[2]) per aumentare il suo peso nella bilancia politica isolana. Ma non è finita...Ultimamente abbiamo notato un'insolita insistenza[3] nel chiedere ad Anna Finocchiaro, la candidata avversaria sconfitta alle regionali, di rimanere in Sicilia a fare l'opposizione e non optare per il posto al Senato (è stata eletta in Emilia Romagna)Fatto sta che la leader regionale del PD, mentre all'inizio era decisa per il Senato, adesso sembra abbia quasi cambiato idea(seppure parzialmente) decidendo di rimanere in Sicilia, per "altri 90 giorni"[4]...

Riteniamo possibile che Lombardo stia inviando dei segnali politici a Berlusconi del tipo "se non ci dai un ministro, in Sicilia facciamo accordi con chi vogliamo" con lo scopo di fare pressioni sul leader della PDL, affinchè si decida a concedere almeno un ministero all'MPA, ponendo così un freno alle esuberanti richieste leghiste.Chiaramente anche in virtù dell'ottimo risultato elettorale che il PDL ha ottenuto al Sud, fondamentale per la vittoria alle elezioni nazionali.

Notizia fresca: E possibile che al Senato, MPA ed UDC scelgano un capogruppo unico[5].

Riuscirà Lombardo nel suo intento?Difficile dirlo, di sicuro però la lista dei ministri, che Berlusconi diceva già pronta, è rimasta nelle tasca dei pantaloni.


[1] La Repubblica, 25 aprile 2008 Tempo Stretto, 26 aprile 2008
[2] Il Tempo, 23 aprile 2008
[3] Agenzia AGI, 28 aprile
[4] La notizia lanciata inizialmente da un'agenzia è scomparsa successivamente.
[5] Panorama, 29 aprile 2008

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