RIPOSTO(CT) - Cambiare o continuare a mantenere la denominazione via Enrico Cialdini per una delle strade del centro storico ripostese? A questo quesito dovrà dare una risposta, il convegno di domani, alle 18, in Municipio, richiesto dalla Consulta culturale al sindaco Enzo Caragliano e all'assessore Gianfranco Pappalardo Fiumara per focalizzare meglio la figura del generale Cialdini. La tavola rotonda (moderata da Franco Buscemi) - con tema:"Enrico Cialdini e la Questione Meridionale" - avrà come relatori i docenti universitari Antonino Alibrandi eOrazio Licciardello, lo storico Tino La Vecchia, Fernando Riccardi, vice presidente dell'Istituto di ricerca storica Due Sicilie, mentre in collegamento Skype interverranno lo scrittore Pino Aprile e da Olbia il docenteDaniele Marano.
Dal 2010, si chiede, infatti, da più parti la cancellazione del nome dalla strada intitolata al generale sabaudo, che nel 1861 non esitò a mettere a ferro e fuoco interi paesi del Sud, passando per le armi uomini, donne e bambini.
Nel nome della lotta al brigantaggio, una forma di resistenza all'invasore piemontese, la repressione messa in atto da Cialdini - come scrive Vittorio Messori - registrò nel solo Napoletano 8.968 fucilati, tra i quali 64 preti e 22 frati, 10.604 feriti, 7.112 prigionieri, 918 case bruciate, 6 paesi interamente arsi, 2.905 famiglie perquisite, 12 chiese saccheggiate, 13.629 deportati, 1.428 Comuni posto in stato d'assedio.
Del cambio di denominazione della strada, già attuata in tanti Comuni, si è discusso più volte in Consiglio, senza però raggiungere una decisione. E dire che, negli anni, sono state centinaia le email inviate da tutta Italia agli amministratori sulla vexata questio.
Salvo Sessa
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