giovedì 8 settembre 2011
La stazione telegrafica borbonica del Forte di Capo Passero
Sezione della carta delle linee telegrafiche duosiciliane
Imbattendomi casualmente sul sito Fortedicapopassero.it curato dal Dr. Antonello Capodicasa e con il quale mi sono poi intrattenuto in una piacevole telefonata, ho notato che alla ricca descrizione storica del monumento manca la parte in cui esso ebbe la funzione di telegrafo ottico (1816-1861) durante il Regno delle Due Sicilie.
La stazione di Capo Passero, per la sua posizione strategica fu adibita alle "scoverte di mare" ovvero alla segnalazione descrittiva di tutti i navigli che passavano dal Capo oltre che alle comunicazioni con i legni della Real Marina.
Telegrafo ottico modello "Depillon" - foto Salvo Carreca
Il telegrafo di Capo Passero (modello Depillon a 3 braccia) era collegato visivamente
alla stazione posta al Lido di Noto (presso la Colonna Pizzuta, che dalla terrazza del Forte è certamente visibile) ed era fonte di messaggi per tutto il Regno delle Due Sicilie.
Il telegrafo del Forte, oltre ad essere ben segnato nella "Carta indicante le linee telegrafiche del Regno delle Due Sicilie - G.Arena - 1860" viene citato in altri documenti d'epoca come si evince dall'immagine successiva (1).
Davide Cristaldi
(1) Guida statistica su la Sicilia e sue isole adjacenti, F.Arancio, 1844, Palermo, pp.43
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L'Aquila del Castello di Randazzo
Il 5 settembre 2011 è stata consegnata gratuitamente alla Soprintendenza per i beni culturali di Catania e al Museo Archeologico di Randazzo presso il Castello, la perizia compresa di ricostruzione digitale dell'aquila che sovrastra il portale di ingresso del castello-carcere di Randazzo.
Sopra il portone d’ingresso del Castello-Carcere di Randazzo, oggi museo archeologico “Paolo Vigliasindi”, sono presenti i resti di un’aquila di pietra in altorilievo. In particolar modo la scultura è mancante (rispetto all’osservatore) di parte della zampa sinistra, parte dell’ala destra e della testa oltre che di un altro elemento architettonico (Toson d’oro) che scopriremo più appresso, la cui mancanza si nota dal buco presente nella parte alta della coda.
Inoltre risultano completamente illeggibili le armi che componevano lo stemma sul petto dell’aquila.
Fortunatamente la lapide posta sotto l’aquila è ancora integra e grazie alle informazioni storiche in essa contenuta è stato possibile ricostruire digitalmente i blasoni e le armi, oltre che l’ordine cavalleresco, ornanti il regale volatile...
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mercoledì 7 settembre 2011
FRATELLI D'ITALIA DOV'E' LA VITTORIA di Eliana Esposito
..E se scoprissimo che la Storia che ci hanno raccontato per 150 anni non fosse proprio veritiera? e se scoprissimo che gli eroi che ci hanno fatto sempre osannare non fossero così eroi?..
Uno spettacolo di Eliana Esposito con la collaborazione del Comitato Storico Siciliano
Lo spettacolo, la cui regia è curata dalla stessa autrice, è articolato come un processo "surreale", che vede passare sul banco degli imputati o dei testimoni, a seconda del caso, i Grandi della Storia i quali, a quanto ci è stato sempre insegnato, avrebbero fatto l’Unità d’Italia. Ma fu tutto oro quello che brillò? Bisogna capire. Se, come dice Arrigo Petacco, "in guerra la prima vittima è sempre la verità" in quella del Risorgimento deve essersi verificata un’anomalia forse unica al mondo: la storia cominciò ad essere scritta prima ancora che la guerra cominciasse.
Bisogna allora mettere un po’ d’ordine e fare un po’ di chiarezza perché "la verità è l’unica cosa che può fare gli italiani! La verità unisce"! Ed a questo mira l’autrice ricostruendo un processo "storiografico" basato su documenti dell’epoca da lei ricercati ed analizzati con certosina pazienza. Ecco sfilare sul palco Enrico Cialdini, Vittorio Emanuele II, Ferdinando II di Borbone, Giuseppe Garibaldi, Francesco Crispi, Francesco II di Borbone, Maria Sofia di Borbone, Cavour, interrogati e giudicati sia dalla Giustizia " da tribunale" rappresentata da avvocati e magistrato e sia da quella "popolare" rappresentata dalla donna delle pulizie. Dodici gli attori in scena, Gabriele Arena, Fiorenza Barbagallo, Nanni Battista, Giuseppe Calaciura, Cosimo Coltraro, Gianpaolo Costantino, Raffaella Esposito, Iolanda Fichera, Saro Pizzuto, Emanuele Puglia, Silvio Salinari e Sabrina Tellico, chiamati a rappresentare l’identità, la dignità, i lutti, la storia del popolo del meridione.
Lo spettacolo andrà in scena presso CORTILE PLATAMONE - via Landolina, 5 - Catania, giorno 15 settembre alle ore 21:00
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1° Raduno dei duosiciliani e borbonici di Sicilia
Il Comitato Storico Siciliano è lieto di annunciare che domenica 16 ottobre 2011 a Palermo, si svolgerà il 1° Raduno dei duosiciliani e borbonici di Sicilia.
L'evento, che vede la nostra Associazione tra gli organizzatori, è stato fortemente voluto da molte persone che in Sicilia erano alla ricerca di una base comune con cui condividere la passione identitaria per le Due Sicilie e per la storia borbonica.
L'appuntamento è a Palermo alle ore 09:30 presso l'Arsenale Borbonico che ospita un museo contentente vari pezzi di artiglieria borbonica (ingresso 2 euro)
Seguirà la visita a Palazzo Reale.
Alle 11:30 Santa Messa in onore delle vittime meridionali del Risorgimento, presso la Chiesa di Santa Maria La Nova
Dopo la messa, i partecipanti si daranno appuntamento presso l'attigua Piazza San Domenico, dove è prevista una sbandierata di vessilli borbonici ed un banchetto di volantinaggio.
Alla fine del pranzo conviviale, previsto per le 13:30, si terrà una conferenza presso il locale Ex Coccodrillo alla Vucciria, sito in Via Argenteria Vecchia, seguiranno dibattiti e videoproiezioni.
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Messina/Nasce l'associazione Culturale "Virtus et sapientia"
Il Centro di Studi Storici e Promozione Culturale "Virtus et sapientia" è un'associazione nata da un'idea di Antonino Teramo ed Armando Donato, già responsabile del CSS-Messina e vicepresidente regionale, ed opera in partnership con i Comitato Storico Siciliano.
Lo scopo è quello di incentivare il turismo culturale e di valorizzare le risorse culturali e paesaggistiche di Messina e della sua Provincia utilizzando a pieno titolo le professionalità dei soci e di quanti si prefiggano gli stessi obiettivi e siano disposti a collaborare.
La cultura, intesa come risorsa, non è sfruttata dal settore pubblico per creare occupazione e tutelare i resti del passato. Per questo è necessario un impegno concreto di chi ha le competenze per riempire il vuoto di idee e di azioni in questo settore importantissimo che non può essere assolutamente trascurato.
Il nome dell'Associazione contiene un invito alla correttezza morale: la sapienza, intesa come conoscenza nella continua ricerca della verità, deve essere accompagnata dalle virtù per poter essere davvero completa.
Nella simbologia del logo, rappresentato in uno scudo araldico, sono concentrate tutte le intenzioni appena espresse.
Nello specifico, l’Associazione ha come obiettivo lo sviluppo, la diffusione e l’organizzazione di attività culturali comprese quelle escursionistiche, didattiche e ricreative che concorrono a favorire lo sviluppo della cultura storica, della valorizzazione del territorio e della difesa dell’ambiente.
In particolar modo l’Associazione vuole:
-promuovere lo sviluppo del turismo culturale e la valorizzazione storico culturale del territorio di Messina e della sua Provincia attraverso la proposta di idee e mediante iniziative concrete;
-incentivare l’investimento di risorse materiali e umane per il turismo culturale;
- promuovere la cultura in ogni suo aspetto, compresa la lingua italiana ed il dialetto siciliano, le tradizioni religiose, le tradizioni popolari, la musica, l’arte, le tradizioni culinarie;
- valorizzare e conservare ma anche produrre cultura mediante l’organizzazione o la partecipazioni a convegni, seminari, corsi, incontri, escursioni, mostre e tutto quanto sia utile alla realizzazione delle finalità sociali;
- promuovere e favorire lo sviluppo dell’ escursionismo nel suo complesso, ovvero le attività relative alle visite guidate, manifestazioni escursionistiche, sentieristica, trekking, nel rispetto della natura e delle tradizioni locali, promuovendo tutto quanto necessario per assicurare l’informazione e la divulgazione;
- in modo particolare si occuperà dello studio e della valorizzazione di appositi percorsi dall’elevato contenuto storico, ricchi di testimonianze e vestigia ancora esistenti;
- effettuare studi e ricerche storiche in tutti i settori: storia e achitettura militare, araldica, numismatica e tutti gli ambiti della ricerca storica che sono utili al raggiungimento dei fini sociali;
- curare la pubblicazione di notiziari, riviste, bollettini, guide, mappe e ogni altro materiale anche in forma digitale e tramite internet, destinato a divulgare la conoscenza del territorio, dell’ambiente, dell’escursionismo e del patrimonio storico di Messina e Provincia;
- collaborare con enti e associazioni operanti nel settore culturale, storico militare e della rievocazione storica;
- gestire e procedere alla manutenzione di immobili storici, sentieri, rifugi, manufatti, e attrezzature varie e quanto attinente alla realizzazione degli scopi dell’Associazione.
Il sito internet dell’Associazione “Virtus et sapientia”, si trova all’indirizzo: http://vesmessina.altervista.org
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