ECCO COME IL CONSORZIO PARMIGIANO REGGIANO "TUTELA" IL PROPRIO MARCHIO
Questa dovrebbe essere la risposta alla crisi che sta investendo il formaggio tipico dell'Emilia Romagna...
- Da diverso tempo il comparto Agroalimentare del formaggio grana, in particolare il Parmigiano Reggiano ed il Grana Padano, sta vivendo un periodo di crisi dovuto principalmente al calo di consumi e delle esportazioni -
come riporta il sito NapoliCaputMundi, che non usa mezze misure:
- Ma ecco che il Governo filo-nordista, nella persona del Ministro Zaia, guarda caso della Lega Nord, interviene acquistando, attraverso l’Agea, 100 mila forme di Parmigiano e 100 mila forme di Grana, per un totale di € 50 milioni. Grazie al ritiro delle forme, si potranno ottenere sussidi comunitari che, grazie alle norme europee, saranno destinati in beneficenza. Ma chi controllerà su quali tavole finiranno i prodotti acquistati dall’Agea? Nel mese di luglio c.a. invece, il ministro Scajola, firmò due contratti di programma da 150 milioni di euro, destinati alle aree depresse del Piemonte -.
Gli stessi solerti provvedimenti non si sono visti, per tutelare le produzioni tipiche meridionali come l'olio di oliva, il grano e l'uva delle Puglie oppure la famosa Mozzarella di Bufala Campana, oggi con gravi problemi d'immagine per l'affare rifiuti
Ma non è solo il Mezzogiorno a vedersi beffato da questa incredibile operazione mediatica sul parmigiano, la cui genuinità viene sbandierata ai 4 venti, utilizzato per imbottire i panini del fastfood, che nulla hanno a che vedere con la cucina tipica mediterranea; infatti delle pesanti lamentele sono giunte anche da Slowfood per bocca di Arnaldo Maghenzani che si dice "perplesso dell'accostamento al mondo del fast food di un marchio dell'eccellenza gastronomica italiana".
Probabilmente è arrivato il momento di rispolverare, o meglio di far sapere ai meridionali che anche nell'ex Regno delle Due Sicilie abbiamo il nostro "parmigiano reggiano", si tratta del poco conosciuto "Ragusano" dalle caratteristiche simili al collega emiliano(si può grattare sui maccheroni) ma molto più saporito.E soprattutto la sua storia molto più antica, ne faceva un formaggio apprezzato in diverse nazioni europee, proprio come oggi il Grana....
Dalla scheda tecnica del "parmigiano ragusano":
"Questo formaggio dal sapore amabile e peculiare è stato oggetto sin dal XIV secolo di un fiorente commercio oltre i confini del Regno di Sicilia. Già nel 1515 Carmelo Trasselli in "Ferdinando il Cattolico e Carlo V" racconta di una "esenzione dai dazi" anche per il caciocavallo ragusano e pertanto già oggetto di notevole commercio. Ancora il Trasselli in "Note sui Ragusei in Sicilia" riporta documenti del "Notaio Gaetano, F. 106" che riferisce ancora del commercio via nave del caciocavallo. Nell'opera dell'abate Paolo Balsamo risalente al 1808 veniva sottolineato "la bontà dei bestiami di Modica" ed i "prodotti di cacio e ricotta, superiori di cinquanta per cento ai comuni, e di venticinque per cento ai migliori di Sicilia". Ed ancora Filippo Garofalo nel 1856 cita la fama e la squisitezza dei caci e delle ricotte del Ragusano."
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