martedì 18 novembre 2008

E' iniziato il ridimensionamento dell'influenza americana sull'Europa e sul Mediterraneo?


GLI AMERICANI SALUTANO E VANNO VIA

Quando nel 2000 Putin fu eletto presidente della Federazione Russa, nessuno avrebbe immaginato che nel volgere di appena 8 anni, si sarebbe stravolto l'equilibrio geopolitico tra Oriente ed Occidente.

Fattore fondamentale di questo cambiamento, è stata la crisi energetica, che ha permesso alla Russia di sfruttare politicamente, le sue enormi risorse di gas e petrolio.Durante questi anni Putin prima e Medved poi, hanno intessuto una fitta serie di relazioni con paesi strategici che si affacciavano sul Mediterraneo tra cui Tunisia, Algeria, Libia, Grecia, o paesi cruciali come Serbia e Bulgaria, ma soprattutto l'Italia.

Gia nel 2004, i giornali più informati, scrivevano di viaggi aerei segreti tra Roma e Mosca, che avevano a bordo un passeggero particolare, Silvio Berlusconi, il quale aveva ben capito che il vento stava iniziando a cambiare.

E così mentre da un lato il presidente di Forza Italia, si dichiarava "il miglior amico" degli americani, dall'altro preparava il tradimento, e così fu.

Ma la contropartita richiesta dai russi fu subito chiara, la disponibilità italiana a fare del Sud Italia un hub del gas, che avrebbe consentito ai russi di ottenere l'unica via sicura per rifornire l'Europa con il proprio metano.
Le rivoluzioni colorate nell'europa dell'est, la balcanizzazione degli stati, il finanziamento di correnti di pensiero anti-russe, bloccarono tutte le iniziative della Federazione per costituire una linea di approvvigionamento energetico stabile e sicura tra Russia ed Europa Centrale: non rimaneva dunque che la Via Mediterranea, sulla quale Putin decise di puntare tutto, perchè da quella dipendeva il futuro stesso della Russia.

Ma un hub energetico nel Sud Italia doveva essere affidabile e duratura, ma soprattutto immune da "rivoluzioni colorate".L'impresa era difficile, perchè il Meridione da più di un secolo è terra di continue vessazioni economiche, in cui la disoccupazione è tra le più alte dell'Unione Europea, dunque un territorio a rischio e facilmente suscettibile a eventuali "stimoli rivoltosi esterni".

Da qui la richiesta di Putin a Berlusconi di finanziare un movimento politico che sostenesse il Sud Italia e si occupasse di intraprendere una serie di riforme economiche.Berlusconi, suo malgrado dovette accettare, anche perchè in fin dei conti questa operazione gli sarebbe servita per tenere a bada la Lega ed a costruire quindi un certo equilibrio all'interno della coalizione di centrodestra, progettando di riprendere la situazione nelle proprie mani non appena si sarebbe verificata l'opportunità, che non è mai arrivata. Infatti i russi ben sapendo che di Berlusconi non c'era da fidarsi fino in fondo, ad un certo punto decidono di entrare direttamente in contatto con la realtà politica del Sud Italia.

E così assistemmo alla visita, del console russo, al presidente della regione siciliana Raffaele Lombardo, alla visita di Putin a Bari, all'apertura di nuove linee aere Calabria-Russia oltre a quelle dalla Sicilia, l'acquisto da parte di una società petrolifera russa, di metà delle raffinerie siciliane.

Ma è l'affacciarsi della crisi economica globale a dare il colpo di grazia alla Superpotenza Americana.E l'elezione di Obama alla presidenza degli Stati Uniti ne è la prova: gli americani che stanno vivendo la crisi economica più disastrosa della loro storia hanno eletto un Presidente più moderato, che si occupi più della loro economia e meno della guerra negli angoli sperduti del globo. La logica conseguenza sarà un ridimensionamento dell'influenza statunitense qui da noi.
Si tratta adesso di capire in quali termini ciò avverrà.

Alcuni segnali fanno capire che gli USA non molleranno l'osso tanto facilmente è che un "ridimensionamento" non è una "smobilitazione", ma l'HOMUS ARCORIS invece canta già vittoria e prenota un posto sul carro dei vincitori, dichiarando apertamente che "lo scudo missilistico è una provocazione contro la Russia"[1].

In questi giorni sono usciti degli strani articoli[2] riguardanti il passato di Craxi(noto amico di Berlusconi) sottolineando delle similitudini con i fatti recenti (il tradimento degli alleati americani) Tali articoli potrebbero essere i famosi segnali, abbastanza minacciosi, nei confronti di Berlusconi per aver tradito quelli per i quali il Presidente del Consiglio, si dichiarava "il più fedele degli alleati".

A prescindere del tifo per USA o RUSSIA, un tradimento è sempre un tradimento.

Ma forse la versione ufficiale ce la da Francesco "Delirium" Cossiga, che dichiara[3] - «Per quello che posso capire della politica di Obama, la decisione di schierare i missili sarà annullata e gli Usa compiranno, come atto di buona volontà, una riduzione drastica della loro presenza militare in Europa continentale. Ad esempio, rinunciando all'ampliamento della base di Vicenza, ridimensionando drasticamente la loro presenza ad Aviano e Sigonella e sospendendo il processo di assistenza alla nuova Repubblica Kosovara».

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