venerdì 1 febbraio 2008

La Sicilia sotto attacco.



Puntuale come un orologio, approfittando del vuoto di potere creatosi con le dimissioni di Cuffaro, il centrosinistra delle massonerie ha iniziato un'opera di bombardamento mediatico nei confronti della Sicilia.In questi giorni stiamo assistendo ad un vero e proprio assalto coordinato da parte della magistratura politicizzata e della Direzione Nazionale Antimafia(che dipende appunto dalla magistratura e dal governo) alla presunta "mafia" siciliana.


Ma noi che ormai conosciamo i nostri polli, sappiamo benissimo che la battaglia appena iniziata ha solamente degli scopi politici, che al centrosinistra gliene freghi poco dei delinquenti è cosa ben risaputa, basti vedere l'incoraggiamento all'immigrazione clandestina ed alla nascita della delinquenza incontrollata ed impunita nelle regioni del nord.Persino i rumeni quanto vengono nelle città del nord rimangono impressionati dalla permissività delle leggi italiane.

E' incredibile come la magistratura si affretti a scarcerare o a dare lievissime pene agli extracomunitari senza permesso di soggiorno, ubriachi, che falciano i bambini sulle strisce pedonali, mentre si accanisce contro il "mostro" Contrada, reo di aver servito quello Stato da cui oggi è perseguitato.

Come mai la magistratura non indaga mai su Romano Prodi o su Mario Draghi, tutti ex-dipendenti della multinazionale bancaria anglo-americana Goldman&Sachs ed allo stesso tempo facenti parte della commissione governativa che vendette le aziende di proprietà dello Stato (IRI) proprio a Goldman&Sachs?


Cossiga (ormai gravemente malato) accusa Mario Draghi di aver svenduto l'Italia a Golman&Sachs.

L'attacco alle aziende siciliane che stiamo vivendo in questi giorni in realtà è un attacco politico diretto verso il centrodestra ed in particolar modo verso il progetto economico-strategico del Polo Logistico del Sud Italia, infatti Lorsignori non hanno esitato a gettare la maschera quando hanno mandato a dire che l'azienda cementifera "Calcestruzzi", sequestrata in questi giorni dalla DNA, "aveva aperto a Messina uno stabilimento in previsione della realizzazione del Ponte sullo Stretto, sicura di essere la fornitrice del materiale per la costruzione" come riporta il quotidiano LA SICILIA.

Ma il centrosinistra delle massonerie non si accontenta ed osa quello che mai nessuno fino ad oggi aveva osato: buttare fango su S.Agata, siamo rimasti esterrefatti nell'apprendere sempre dal nostro "coraggioso" quotidiano il quale scrive che i boss "controllavano la festa dedicata alla Patrona, gestendo anche le fermate del fercolo e le scommesse su orari di uscita e rientro" insomma sono tutti mafiosi quelli che portano in processione la Santa...

Adesso ci dobbiamo aspettare che la DNA metta anche i sigilli alla statua di S.Agata?E magari faranno lo stesso anche per S.Rosalia a Palermo, e S.Lucia a Siracusa, scommetto che anche li ci sarà qualche mafioso devoto...

I nostri lettori, che tramite questo sito hanno ormai imparato a riconoscere bene l'odio militante nei confronti della Chiesa e dei Cattolici da parte della massoneria, avranno ben capito chi è dunque il vero mandante di questa vile operazione....

Non ci dimentichiamo l'odioso segnale della massoneria di qualche anno fa, quando proprio il giorno della festa della S.Agata, aprì una loggia a Catania.
Ma noi del Comitato invochiamo proprio queste tre nostre Sante: Agata, Lucia e Rosalia affinchè ci proteggano e ci preservino, fiduciosi che fino a quando ci saranno loro nei nostri cuori, questi attacchi alla nostra Fede non ci potranno mai nemmeno scalfire.


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