da SiaccaBorbonica.it
Il leggere quanto scritto in questo sito Vi porterà a navigare nel procelloso mare della Vera Storia del Regno delle Due Sicilie, e procurerà in Voi. dapprima "incredulità" perchè la Storia che leggerete è completamente diversa da quella montagna di falsità ed infamità fatte scrivere dalla "malarazza (*)"nei libri di storia, sui Borbone, sul Regno delle Due Sicilie, sull' Esercito Borbonico e sulla "gente del Sud" e poi proverete una "cocente amarezza"nello scoprire che il Regno delle Due Sicilie era una delle Nazioni più ricche del mondo, l'unica quotata alla Borsa di Londra parimenti all'Inghilterra e, come e più di quest'ultima, all'avanguardia, nelle Scienze, nelle Arti, nella Cultura, con il relativo discreto benessere che queste cose portano con loro. Capirete che la vigliacca aggressione fatta "a tradimento" al Regno delle Due Sicilie non fu fatta come ci hanno insegnato nelle scuole e in qualche sceneggiato televisivo "per il grido di dolore che si levava verso il Piemonte da varie parti d'Italia", bensì dalla "fame" delle popolazioni del Nord e dall'oro del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia, due banche ricolme d'oro, che serviva ai ministri del tesoro del Regno, per attuare "la parità aurea ". ovvero Valore nominale moneta = valore effettivo in oro.
Il Sud servì al Nord per riprendersi economicamente da due guerre perse dai sardo-piemontesi ed è stato spremuto come un limone e spogliato di tutto, dalle fabbriche, agli arsenali e perfino dagli essere umani, importati dal sud come schiavi per rimontare a nord tutto quello che era stato smontato e portato via dal sud.
Il Regno Sardo-Piemontese con la complicità (molto interessata) della solita Inghilterra, con l'aiuto delle "coppole" leggasi "mafia", con la collusione di buona parte della nobiltà siciliana e partenopea, con il tradimento di quasi tutti i generali borbonici comprati con l'oro inglese e di 44 siciliani ( si proprio 44.....come i famosi gatti), un avventuriero (Garibaldi) ed i famigerati 1000 che 1000 non erano affatto, bensi oltre 100.000, con un atto di pirateria internazionale aggredì all'improvviso, senza nemmeno uno "straccio" di dichiarazione di guerra, il pacifico ed opulento Regno delle Due Sicilie, per appropriarsi di tutte le sue ricchezze.
Ancora oggi il Sud non è riuscito a risollevarsi data la spoliazione subita, e a distanza di 150 anni i nostri giovani, le nostre menti migliori sono tornati ad emigrare, perchè adesso dopo averci spremuto per oltre 150 anni, il nord ha deciso di "mollarci" come si fà con la zavorra inutile.
Se volete approfondire quanto appena letto, non dovete far altro che continuare a leggere, e capirete che essere del Sud o Terrone è un onore, perchè la nostra è una storia scritta in più di 1000 anni, storia di un Regno e di Uomini, di Onore e di Gloria, di Benessere e Libertà che un secolo e mezzo di occupazione sardo-piemontese " non è riuscito a cancellare del tutto e, l'esistenza di siti come questo e di tanti altri ne è la conferma.
La "vergogna" la lasciamo a tutti i "fans" dei Savoja e a tutti i " venduti al nemico" compresi quelli che continuano, ancora oggi, ad onorare come "Padri della Patria " dei miserabili traditori come Francesco Crispi e dei delinquenti comuni come Garibaldi.
Francesco Crispi, soprannominato "il macellaio di Ribera" è già stato condannato dalla Storia per le atrocità commesse in Sicilia dai bersaglieri e carabinieri, chiamati a reprimere i moti contadini (leggasi Massacro di Bronte), su suo ordine quale ministro degli interni, è stato già virtualmente processato, riconosciuto colpevole, condannato ed "impiccato" quale criminale di guerra nella piazza centrale di Ribera. Aspettiamo che qualche solerte riberese, si senta leso nella propria storia e ci chiami in giudizio per raccontare ai riberesi intellettualmente onesti, quale immane tragedia per il Sud, ma per la Sicilia in particolare e quanti lutti e deportazioni questo "omuncolo arrivista" costò ai siciliani e a tutto il Sud.
Confidiamo nei giovani e nelle prossime generazioni per riprenderci la nostrà dignità di popolo, la nostra Storia e le nostre radici con tutti i mezzi.
Forza e Onore
(*) (i savoia)
WWW.SCIACCABORBONICA.IT
martedì 14 luglio 2009
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1 commento:
'Nn'ammuccianu u cjelu ku criu. (ci hanno nascosto il cielo col setaccio).
Non saremo mai troppo riconoscenti con quanti -sfidando fatica e incomprensioni- hanno pazientemente rimosso la sabbia di menzogne che otturavano la griglia. Né mai troppo solidali con coloro che ne continuano l'opera. AUGURI! ...e buon lavoro.
placido altimari
www.officina667.net
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