venerdì 15 aprile 2011

Opere Pie borboniche: il Principe di Collereale


Giovanni Capece Minatoli, Principe di Collereale

Appartiene a una delle più antiche e nobili famiglie messinesi di origine napoletana, si avviò alla carriera militare, attingendone con rapidità i più alti gradi. Fu così coinvolto nei moti del 1821, nei quali assunse il comando delle forze borboniche e domò la rivoluzione; si meritò perciò la stima e la riconoscenza anche dei suoi avversari, tra i quali lo stesso G. Rosseroll , capo dei rivoluzionari, da lui sconfitto ma anche aiutato a fuggire.

Di lui ci ha lasciato il seguente ritratto G. La Farina, noto per i suoi sentimenti antiborbonici: ''Bello nella persona, piacevole ed arguto nel conversare, pronto a soccorrere gli infelici e a riprendere i malvagi, odiatore delle ingiustizie, di probità senza macchia, assoluto nei modi, e animoso sino all'audacia''.
Colpito da paralisi e martoriato da acerbi dolori, rammaricatasi pensando a coloro che, travagliati da simili malattie, vivono anche nell'indigenza e sono impossibilitati e procurarsi non solo i farmaci ma persino gli alimenti.

Era questo l'argomento delle sue conversazioni con gli amici che andavano a visitarlo.
Con testamento del 7 luglio 1825 egli perciò costituiva suoi eredi universali gli invalidi poveri, disponendo per essi la fondazione che da lui prende il nome.
Il 20 marzo, giorno della sua morte, venne aperto e pubblicato il suo testamentoolografo, steso due anni prima, nel quale i suoi sentimenti religiosi e filantropici trovarono concreta espressione. Con esso, infatti istituì suoi eredi universali ''li poveri di questa città (Messina) e suoi casali, che sono paralitici, stroppi, zoppi, e che hanno altro male, o vizio nell'organizzazione del corpo per cui non possono lavorare, o procacciarsi il pane, sino a quel numero che soffre il frutto annuale della mia eredità come infra si espressero per alimentarsi e vestirsi ad necessitatem''.

Il 23 gennaio 1828, appena un anno dalla morte del Principe, un vecchio convento rimesso a nuovo e ribattezzato PIO STABILIMENTO DEGLI STORPI aprì le sue porte per accogliere i primi 14 ospiti.

Segnalato da Rino Cascone di Catania
fonte: http://www.collereale.it/fondatore.html

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