venerdì 20 giugno 2008

Beppe Grillo il mondialista



Oggi dopo tanto tempo sono tornato a leggere il sito di Grillo, ho trovato sempre i soliti temi: Berlusconi di qua, il Nano di lì, ma per chi è abituato a conoscere il politico (ormai possiamo chiamarlo così) genovese ormai non dovrebbe stupirsi più di tanto.

Quello che invece mi ha colpito e parecchio è stata la completa assenza di un post sull'argomento che ha tenuto banco in questi giorni su tutti i siti, i blog di Internet, soprattuto quelli che si occupano di disinformazione ed identità territoriali: Il "NO" al Trattato di Lisbona da parte dell'Irlanda...

Tale notizia non sarebbe di certo sfuggita al Grillo di qualche anno fa, ne avrebbe parlato e riparlato per giorni e giorni, invece nulla...il silenzio più assoluto!

Ma al peggio non c'è mai fine e così la neo-nata coppia "Grillo-Travaglio" viene continuamente pubblicata sui giornali come la Repubblica e l'Unità, quotidiani non certo di sinistra....ma molto allineati all'europeismo di Napolitano....e dei banchieri.

Il sospetto mi è venuto forte e non credo solo a me, vuoi vedere che il Grillo è stato assoldato dai mondialisti?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cari amici del comitato,

sulla questione "Grillo" si è detto e scritto molto.

Una interessante discussione alla quale ho partecipato anche io ad esempio si è sviluppata a suo tempo sul blog di Paolo Franceschetti (http://paolofranceschetti.blogspot.com/2008/05/non-ce-la-faccio-pi-ho-un-grillo-per-la.html).
Uno dei punti principali di discussione era capire se, pur sapendo che dietro il giullare si celassero poteri inconfessabili, ci fosse comunque qualcosa, qualche battaglia, al limite qualche buona parola da poter salvare. E la risposta sembrò affermativa.

Se però oggi da quelle parti non ci si degna neanche di commentare la situazione europea dopo il refendum la risposta deve cambiare.

In definitiva credo comunque che il problema si stia risolvendo da se. Questo silenzio procurerà danni consistenti, perchè causerà perdite nella base, quella veramente attenta a queste tematiche.

Le ultime amministrative hanno inoltre mostrato la poca attrattiva del movimento in Sicilia, dove un certo seguito era dovuto solo alla candidatura della Alfano (per la quale Grillo non mi sembra abbia speso granchè, forse sapendo di non poterla manovrare a piacimento). E se non sfonda in Sicilia, dove per altro è scomparsa la sinistra dei Prodi e dei Padoa-Schioppa, il suo è un movimento inutile, visto che la battaglia vera si svolge nell'isola.

La stessa accoppiata con Travaglio indica in fondo una metabolizzazione da parte di determinati poteri, che se prima lo condizionavano, ora lo gestiscono.

Abate Vella

www.ilconsiglio.blogspot.com