Il podio del «Superpersonaggio storico»:Ferdinando II, Eduardo e Federico II. Il re, il drammaturgo e l'imperatore vincono la prima edizione del sondaggio di «Napoli. Lezioni di Storia»
NAPOLI - Il Mezzogiorno ha ancora un'anima borbonica? Si direbbe di sì a giudicare dai risultati del sondaggio «Vota il personaggio storico preferito», divertissement storico collegato al fortunato ciclo «Napoli. Lezioni di Storia», organizzato da Confindustria Campania con la cura scientifica di Giuseppe Galasso. Alla fine ha vinto Ferdinando II con il 40.3% (721 voti su 1789).Secondo classificato De Filippo con il 28.6% (511 preferenze). Terzo Federico II con 291 voti (16.3%). Seguono nell'ordine: Caravaggio (3.7%, 66 voti), Giambattista Vico (3.5%, 62), Salvatore Di Giacomo (3%, 54) Publio Virgilio Marone (1.8%, 33), Cesario Console (1.6, 29) e, ultimo, Pedro de Toledo (1.2%, 22).
IL VINCITORE - Ferdinando di Borbone nacque a Palermo il 12 gennaio 1810, primogenito di Francesco I delle Due Sicilie e della sua seconda moglie, Maria Isabella di Borbone-Spagna. Salito al trono del Regno delle Due Sicilie nel 1830, ad appena vent'anni. Reintegrò in servizio molti ufficiali che avevano militato sotto Gioacchino Murat e che erano stati sospesi durante i moti del 1820, testimonia la sua volontà di contemperare il vecchio ed il nuovo in un regno che era stato spazzato furiosamente dai venti napoleonici. L'ondata rivoluzionaria che scosse l'Europa nel 1848 toccò anche il Regno di Ferdinando II. All'inizio dell'anno scoppiano sommosse in tutto il reame - Ferdinando II il 29 gennaio concede la Costituzione del Regno delle due Sicilie. Tra il 1849 e il 1851, a causa della dura repressione portata avanti da Ferdinando II, molti andarono in esilio; tra rivoluzionari e dissidenti, circa duemila persone furono incarcerate nei penitenziari del regno borbonico. L'8 dicembre 1856, giorno dell'Immacolata, Ferdinando II assistette a Napoli alla messa con la famiglia, gli alti funzionari governativi e moltissimi nobili del suo seguito. Dopo la celebrazione, il sovrano passò in rassegna a cavallo le truppe sul Campo di Marte. Fu allora che il soldato calabrese Agesilao Milano, rotte le righe, si lanciò su di lui e lo ferì con un colpo di baionetta. Secondo alcuni Ferdinando non guarì mai completamente dalla ferita e la sua morte, avvenuta poco meno di tre anni dopo (il 22 maggio 1859 morì a Caserta).
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